Vita low cost? Prendiamo esempio dalle nonne!

Scritto da Alessandra Cicalini il 13-03-2009

Ormai è chiaro: anche se non tutti ne risentono (per fortuna),
la crisi economica c’è. Perché non approfittarne per ripensare i nostri consumi, prendendo spunto dalla giornata mondiale dei consumatori che torna come ogni anno il 15 marzo?
Pensiamo alle nostre nonne: loro, cinquanta-sessanta anni fa, appena potevano, riciclavano tutto, dagli avanzi dei pasti, rimescolati per dar vita a gustosi pasticci, ai vestiti, che venivano riadattati di generazione in generazione.
Certo, è impossibile ripristinare del tutto comportamenti antichi (non possiamo tornare alle candele, se non per qualche serata romantica!),
ma, in fondo, la nostra cultura contadina non è poi così lontana nel tempo, quindi perché non rinverdire almeno qualche sano principio di sobrietà?
Per aiutarvi, eccovi qualche esempio.

In una casa moderna la luce è una grossa fonte di spesa, ma consumarne meno è possibile. Come? Staccando gli apparecchi che restano in stand-by. Per evitare pericolose contorsioni alla nostra schiena, conviene comprare le ciabatte con gli interruttori e spegnere direttamente quelli.
I panni, poi, vanno lavati, ma non serve “bruciarli” a novanta gradi: già a quaranta, con una macchina di classe A, ritornano nuovi e igienizzati.

Più difficile è invece risparmiare sui trasporti, specialmente se si dipende totalmente dall’auto. E invece è proprio lasciandola ferma più spesso che si risparmia di più. È un sacrificio, soprattutto all’inizio, ma molto dipende dalla nostra pigrizia, fisica e mentale.

Un vero e proprio rompicapo è abbattere i costi della spesa alimentare, soprattutto se in casa ci sono bambini o anziani. Eccovi alcune soluzioni: chi ha vicino a casa un farmers market, può beneficiare di prodotti della campagna a chilometro zero (cioè locali) veramente molto convenienti e di ottima qualità. Un’altra via è comprare cibi e detersivi sfusi, riducendo la spesa per il contenitore (non indifferente!) e i rifiuti in circolazione. Il secondo aspetto si tradurrà, in futuro, in un risparmio per tutta la collettività, simile a quello ottenuto da chi riutilizza gli scarti dei pasti per gli animali da cortile e per l’humus.

Meno semplice è contenere il costo delle medicine se si soffre di disturbi cronici non mutuabili, per esempio, l’acidità di stomaco: sul Sole 24Ore di qualche mese fa si suggeriva di comprare il generico corrispondente; l’effetto sul proprio stomaco è lo stesso, ma nel corso dell’anno il portafoglio si svuota di meno

La vita però non è fatta solo di spese di prima necessità: anche sulle vacanze, sugli interventi estetici e sugli hobby è possibile risparmiare qualcosa. Considerate con attenzione le offerte in circolazione: in questo periodo è davvero possibile strappare ai tour operator, ai centri benessere e alle palestre pacchetti davvero convenienti.

Anche se vi sentite più poveri, infine, non vi va di rinunciare alla cultura, di solito sacrificata da chi deve stringere la cinghia.
Come fare? Eccovi qualche dritta.
I libri sono anche in biblioteca, non solo nei negozi. A parte le ultimissime uscite, riscoprite le sale civiche delle vostre città: avrete delle belle sorprese.
Sul cinema: c’è almeno un giorno a settimana in cui le proiezioni costano meno, basta solo scoprire qual è.

Alle mostre, inoltre, gli over 65, di solito, entrano gratis o con sconti consistenti. In ogni caso, approfittate anche del ritorno delle belle giornate per visitare gratis parchi e dimore storiche: un’occasione ottima è data il 28 e il 29 marzo dalle giornate del Fondo italiano per l’ambiente.

La vita “low cost”, insomma, può diventare piacevole, basta affrontarla con lo spirito giusto.
Non siete d’accordo? Diteci la vostra!

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