Libri viaggianti a dorso di mulo... che poesia!

Scritto da Stannah il 18-03-2010

Forse qualcuno ricorderà la recensione della “Sovrana lettrice” che abbiamo pubblicato a fine 2008. Ci interessa richiamarla in questo post per un motivo: Alan Bennett vi descriveva una biblioteca ambulante che un giorno aveva finito per attirare l’attenzione della regina Elisabetta. Sinceramente, credevo fosse un semplice espediente letterario e invece ho scoperto che in diverse parti del mondo, soprattutto le più povere, le biblioteche ambulanti sono l’unica maniera per mettere in contatto libri e lettori. A differenza di quanto capita nel divertente racconto, però, in genere i libri non viaggiano a bordo di mezzi meccanici, bensì di asini e muli.
Succede per esempio in Colombia con Biblioburro, gestita da un maestro che carica a bordo dei suoi due somarelli i libri e un tavolino da picnic, per raggiungere i piccoli alunni in cima alla montagna. Qualcosa di simile capita anche in Venezuela, dove – racconta l’articolo fonte di queste righe – si sta pensando di aggiungere ai libri anche un proiettore per mostrare foto di altri popoli e terre diversamente destinati a restare sconosciuti e il collegamento a internet. In Kenya, invece, si usano i cammelli, mentre in Perù, più motorizzato, i libri viaggiano a bordo di una motocicletta.
L’amore per la cultura e per l’educazione delle nuove generazioni non conosce ostacoli: il prossimo 21 marzo torna la giornata mondiale della poesia, la più alta espressione della parola scritta. Per celebrarla, abbiamo scelto questa prospettiva: speriamo di avervi fatto cosa gradita. Buone letture, amiche e amici.

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