I libri fanno compagnia: consigli di lettura

Scritto da La Redazione il 24-07-2015

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… Perché la lettura è una immortalità all’indietro.

(Umberto Eco) 

libri

Ha proprio ragione Umberto Eco: quante vite ci permettono di vivere i libri? Leggere fa sempre bene, sia nei momenti di relax e sia in quelli di stress. I libri consentono di uscire, anche solo nello spazio ristretto di poche pagine, dalla propria vita, allontanandosi così dai pensieri e dalle preoccupazioni quotidiane, e consentono di tuffarsi (e immedesimarsi) in una storia diversa, di affezionarsi a uno o più personaggi, di scoprire il mondo che sta dietro ogni autore.

(Piccolo inciso: Per questo motivo ringrazio la mia mamma che mi ha messo dei libri tra le mani prima ancora che avessi imparato a leggere e per tutti gli scaffali che, da allora, abbiamo riempito in casa).

I libri sono amici “quattro stagioni”: rispettosi del vostro desiderio di silenzio e quiete, tengono sempre tanta buona compagnia, che sia estate o che sia inverno. Sicuramente, i caldi e rilassati mesi della stagione estiva rappresentano un periodo più proficuo per la lettura. Per cui, che siate in spiaggia a fare un bel bagno di sole, o a godere del fresco della montagna o anche solo sul divano di casa vostra, sfogliate un libro e incominciate a sognare!

Vi diamo qui di seguito qualche consiglio di lettura per iniziare a farlo.

La bastarda di Istanbul, di Elif Shafak (BUR, 2009)

I colori, le voci e soprattutto i sapori di una delle città più belle del mondo fanno da cornice all’amicizia tra due ragazze che, dopo qualche ostilità iniziale, scoprono insieme le trame e i segreti che hanno segnato il passato delle loro famiglie. Sullo sfondo, il terribile conflitto turco – armeno. Una cosa che si apprezza particolarmente di questo romanzo è vedere come la diversità tra i caratteri dei protagonisti rispecchi l’eterogeneità della gente di Istanbul, crogiuolo di culture e modi di essere impossibili da schematizzare.

Il cappotto del turco, di Cristina Comencini (Feltrinelli, 1998)

Una bellissima storia che nasce dalla penna di una delle autrici più dotate e più vicine all’universo femminile della nostra letteratura contemporanea. Le protagoniste sono due sorelle, legate da un rapporto indissolubile che, trascorsi gli anni della giovinezza in nome della lotta politica, si separano. A riunirle, in qualche modo, sarà l’apparizione breve e improvvisa, nella vita di una delle due, di un personaggio misterioso che porta con sé il fascino di mondi lontani.

Non buttiamoci giù, di Nick Hornby (Guanda, 2005)

Cosa possono mai avere in comune una celebrità della televisione, una donna che si è sempre sacrificata per il figlio disabile, un rockettaro fallito e una diciottenne un po’ sbandata che si incontrano la notte di Capodanno sul tetto del palazzo che viene definito “La Casa dei Suicidi”? Con l’ironia che da sempre lo contraddistingue, Hornby racconta la rieducazione alla vita di questi quattro personaggi che, insieme e poco per volta, colmeranno le lacune della propria esistenza. Può non sembrare, ma in realtà non sarà difficile per il lettore immedesimarsi in alcuni dei comportamenti dei protagonisti, affezionarsi a loro e, tra un sorriso e l’altro, riflettere sul valore della vita e dell’amicizia.

La compagnia dei Celestini, di Stefano Benni (Feltrinelli, 1992)

Un gruppo di orfanelli viene convocato per l’evento più grande di sempre: il torneo di palla strada. Ce la faranno a fuggire dall’orfanotrofio, a comporre la loro squadra e a raggiungere il misterioso luogo del torneo? Mille peripezie e un finale sorprendente attendono i lettori di uno dei libri più vincenti di Stefano Benni che, sotto la sua solita ironia e le trame divertenti, cela una profonda riflessione (critica) sulle società moderne.

La casa del sonno, di Jonathan Coe (Feltrinelli, 1998)

Anche questo è uno di quei libri dai quali non ci si vorrebbe mai separare. Nei capitoli dispari si racconta di un gruppo di giovani che vivono nello studentato di Ashdown; nei capitoli pari, si ritrovano gli stessi personaggi dieci anni dopo, quando Ashdown è diventato una clinica per i disturbi del sonno. Vite e destini dei protagonisti continuano quindi a intrecciarsi (e a scontrarsi) anche da adulti mentre l’autore li segue e ne sviscera la personalità in maniera poetica ma al tempo stesso con fare quasi da psicologo, mettendone in risalto soprattutto debolezze e bizzarrie.

Ci auguriamo di avervi incuriosito. Non tutti tengono sempre almeno dei libri sul comodino ma, spesso, anche i lettori meno assidui cedono alla meravigliosa “mania” per la lettura quando incontrano il libro giusto. E talvolta può capitare che siano i libri a venire a cercarci e non noi a cercare loro. Provare per credere!

Buone vacanze e buona lettura a tutti!

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