
Raccontare se stessi sulle pagine di un diario è una tentazione molto comune, non solo in giovane età. I ragazzi di solito si affidano direttamente al Web, anche se le agende scolastiche non sono tramontate, proprio perché, in genere, vi si scrive di tutto fuorché i compiti del giorno dopo. E gli anziani? Non tutti si limitano solo alla penna: al contrario, anzi, sono in aumento quelli che, per parlare di sé, usano internet aprendosi un blog. Creare un “diario online” è del resto molto semplice, come spiega Paolo Ferrario nell’articolo pubblicato oggi nell’area Magazine, settore Internet.
L’esperto si sofferma sulla struttura grafica di un blog e sulle nozioni tecniche di base per debuttare online. Soprattutto, illustra i diversi vantaggi che ne trarrebbero i sessantenni dall’esercizio di scrittura con il supporto dei mezzi informatici. Per esempio, terrebbero in allenamento la memoria, imparando nuovi vocaboli e procedure tecnologiche, e poi potrebbero entrare in contatto con altri blogger, scambiandosi informazioni e, volendo, anche emozioni.
Voi che cosa ne pensate? Vi siete già aperti un blog o siete andati ben oltre i post?
Raccontatecelo… e rilanciateci sul vostro i-phone!
Ho visto persone anziane inizialmente essere molto diffidenti ma poi una volta capito l’utilità diventano bravissimi, aprire un blog può aiutare a tenere i contatti con i parenti lontani a conoscere anche gente nuova che ha gli stessi interessi.
gentile gunther
lei sottolinea un aspetto importantissimo di questo mezzo: TENERE I CONTATTI anche sulle lunghe distanze. pensi alla bellissima (e facilissima) possibilità di aggiungere una fotografia, una voce, un pensiero. e che , poi, tutto questo RIMANE DISPONIBILE. Proprio come una pagina di diario.
lei ha un blog? ci dice come lo cerchiamo?
grazie per il commento
mi avvio al mio quarto anno di blog, Paolo lo sa, un’esperienza bellissima, metti l’opportunità di conoscere persone come paolo ferrario, per una somma di piccole felicità a portata di mano e di mente, felicità interattiva con persone scelte ché la partecipazione si seleziona da sè in base al taglio che uno dà al suo diario web, felicità comunicativa quindi ma in primis felicità espressiva, al troppo pieno di emozioni piace incanalarsi in mille rivoli ed avere riscontri e feedback, il gioco energetico si arricchisce se come una sonda si allarga lo spettro di azione e di attenzione. Certo vi si giocano anche elementi attinenti al proprio privato e sto pensando alla propria struttura di personalità,certo il campo è aperto a narcisismi esibizionismi dinamiche proiettive giochetti di potere ma come nella vita vera ognuno è ributtato a sé e si veda i suoi elementi costitutivi e le conseguenti epifanie e via dicendo secondo lo spettro della consapevolezza di cui dispone. Io mi sintonizzo per le affinità e pur se vedo giochi di potere o non me ne curo o diserto giacché quello che mi sta a cuore è un’interazione intelligente, emotiva, sentimentale in senso lato, poiché Eros crea legami su tutta la gamma relazionale della nostra esistenza.
Non posso allora non fare l’elogio al blog e a chi se la sente di buttarsi nell’esperanzialità blog dico fai bene amico prova e se ti piacerà proverai modalità espansive, evolutive, di curiosità, e di divertimento altrimenti qui cascherebbe l’asino!
Eccellente articolo colmo di esperienza che condivido.
Grazie al mio blog – che oramai è sulla soglia dei sei anni, prima su Virgilio, poi su Splinder e adesso su WordPress – ho potuto incontrare fisicamente persone con cui siamo diventati amici, persone che rivedo più o meno periodicamente, amici che condividono l’amore per la cultura, la storia – nel mio caso -, i viaggi, e via dicendo.
Eppure i blog hanno una spinta in più, una marcia in più, un qualcosa che dovremmo considerare con somma attenzione: sono pagine, sono memorie, sono esperienze che ognuno di noi riversa nella rete, nel mondo reale, sono cronache, testimonianze, diari, reperti, che resteranno negli anfratti della storia e che, magari, potranno servire per studiare un determinato periodo storico, un comportamento, un uso, un carattere generazionale, una evoluzione, un continuum che ha ci ha permesso passare dalle tavolette di creta ai papiri, dai primi codici ai libri stampati gutenberghiani, e adesso all’e.book, alla rete, a internet.
Buona giornata.
Gaspare
ps.: grazie per aver citato il mio blog.
Caro Paolo grazie per i tuoi post, sempre stimolanti.
Leggendo questo sulla possibilità di aprire un blog per gli over 60 (anche se io lo sono, ora) penso invece sempre alla zephyro e ti chiedo se è fattibile aprire un blog dove parlare dei nostri libri, dove invitare i nostri autori (quelli che usano internet) a interagire in rete e anche con FB e twitter.
Come si fa? Tu mi potresti aiutare come mentore e altro? Ne possiamo parlare?
Un caro saluto anche a Luciana. Maria Luisa
cara papaverodicampo
condividiamo, e lo sai, l’ELOGIO DEL BLOG. Unoi degli strumenti più accessibili a disposizione sul web
il tuo blog è testimonianza di come questa tecnologia sia anche “affettiva”: tu scrivi di luoghi, di memorie, di ricette gustose. elabori le conoscenze psicanalitiche, proponi autori. e rimetti in circolo poesie ed haiku. parlerò del tuo blog (creato sulla piattaforma google blogspot) nel prossimo articolo.
e forse da questi esempi ad altri verrà voglia di crearsi il proprio “diario” autobiografico.
grazie per il gradito e gentile (nel tuo stile) commento.
cara maria luisa
ho sempre pensato (e tu me lo confermi) che un blog è LO STRUMENTO MIGLIORE per socializzare libri, letture, autori e sollecitare scambi interattivi nel gruppo (ahimè limitato, visto l’analfabetismo vecchio e nuovo) dei LETTORI
tu hai già definito gli obiettivi:
– parlare dei nostri libri
– invitare i nostri autori (quelli che usano internet)
– interagire in rete
– connettere il blog a facebook e twitter
tutte cose che si fanno volentieri
in questo articolo trovi già come APRIRE UN BLOG
anche se un po’ più complicata ti consiglio la piattaforma WORDPRESS.
è più difficile ma è straordinaria per le opoortunità editoriale che offre
ho provato a vedere se fosse disponibile un indirizzo zephyro.wordpress, ma purtroppo qualcuno lo ha già “preso” (anche se è vuoto, finora
già: perchè funziona così. gruppi specializzati si appropriano di nomi di buon uso per poi rivenderli
ma tu puoi cercarti un altro indirizzo (scegli una sigla efficace)
poi invitami come “autore” e io ti affianco nel creare e modificare il blog fino a quando sarà ben strutturato
nei prossimi articoli spiegherò, come in un corso, come si fa a comporre post con immagini, link, video e a connetterlo in rete
grazie per i commento che testimonia la buona idea che ha avuto muoversi insieme di stannah a promuovere queste schede tecniche su come si usano le tecnologie internettiane anche da parte di chi intende imparare ad usarle
un caro saluto
bellissimo; sono alle prime armi con il computer e tutto ciò che ho letto qui mi interessa moltissimo.Grazie