Curare il paesaggio per preservare l'identità

Scritto da Stannah il 06-05-2010

La memoria di un luogo passa anche dalla conservazione del suo paesaggio. Ne sono convinti gli organizzatori del premio internazionale Carlo Scarpa per il giardino, che ogni anno assegna il riconoscimento a chi cerca di dare concretezza a questo principio. L’edizione 2010, celebrata il prossimo 8 maggio, è stata attribuita al sito di Dura Europos, in Siria: si tratta degli affascinanti resti di un’antica città che si affacciava sulla sponda destra del fiume Eufrate da un dislivello di oltre quaranta metri. Del centro è rimasta intatta l’imponente cinta muraria, che correva lungo tre dei quattro lati: l’ultimo dava proprio sul grande corso d’acqua, regalando ai suoi abitanti e ai visitatori di oggi una vista spettacolare sulla pianura alluvionale tuttora fertile che si estende fino all’orizzonte.
Organizzatrice del Premio è la Fondazione Benetton Studi e Ricerche, che affida al giudizio insindacabile di una giuria scientifica del vincitore dell’anno. Quest’ultima ha anche il compito di coordinare la realizzazione di un dossier sul luogo prescelto, chiedendo la collaborazione delle amministrazioni pubbliche e private che normalmente ne preservano l’esistenza. In questo caso, nella sede della fondazione a Treviso è stata organizzata una mostra sulla città siriana, ricca di materiale fotografico e documentaristico che ripercorre le tappe della sua storia.
Dai luoghi passa l’identità: banalmente, lo si vede anche dalla cura con cui si coltiva un piccolo giardino. Vederlo crescere rigoglioso, oltretutto, fa bene anche alla psiche. Voi che cosa ne pensate? Raccontateci le vostre esperienze di coltivatori: le “innaffieremo” a regola d’arte.

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