Amore e adolescenti nell’epoca di Facebook

Scritto da La Redazione il 22-01-2015

amore

Oggi capita sempre più spesso, quando alle nuove coppie viene chiesto “dove vi siete conosciuti?”, di ricevere come risposta: “su internet”. Lo schermo del computer e la rete hanno introdotto un nuovo modo di vivere (almeno in una prima fase) l’amore e il corteggiamento. Niente più lunghe lettere o mazzolin di fiori; adesso l’amore comincia con le richieste di amicizia, lo scambio di link in bacheca, i messaggi privati, le lunghe chiacchierate in chat. Se la cosa andrà bene magari poi ci si incontrerà di persona. E potranno nascere anche storie d’amore importanti (penso a una delle mie migliori amiche che di recente si è sposata con il suo ragazzo conosciuto più di dieci anni fa su internet). E tutto questo vale sia per gli adulti e sia per gli adolescenti.

Tra gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie, Facebook, tra tutti, agevola i più timidi nel farsi avanti e nell’instaurare un dialogo sia con la compagna di classe più carina, con la quale durante le ore di scuola ci si limita a un saluto quasi sussurrato, sia con l’amico o l’amica dei propri amici, che ancora non si ha avuto la fortuna di conoscere di persona e sia con chi non si conosce affatto ma magari si è notato tra le centinaia di “foto profilo” che circolano tra i nostri contatti telematici.

Come afferma giustamente la psicologa e sessuologa Valeria Randone nel suo blog, “Sembra che il sentimento più antico del mondo, oggi, abbia però bisogno di un monitor e una confortevole distanza cautelativa, per far sentire a proprio agio molti giovani, sia nel corteggiamento, che nell’espressione delle emozioni più intime ed autentiche.” E, ancora: “Lo strumento informatico viene adoperato per instaurare una relazione amorosa e sembra proprio che il pc funga da strumento protettivo, che tuteli da un eventuale rischio emotivo dell’incontro con l’altroa.”

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Se ci sembra, quindi, che negli ultimi tempi nostro figlio (o nostro nipote) passi più tempo davanti al computer, abbiamo tutte le ragioni per supporre che abbia un flirt in corso o che stia tentando di approfondire l’amicizia con un compagno/a particolarmente interessante. L’essere davanti allo schermo del pc facilita il dialogo che, di persona, almeno nelle prime fasi, probabilmente risulterebbe alquanto impacciato. Molti di voi storceranno il naso pensando che “ai miei tempi, l’amore era diverso; quando si voleva frequentare una ragazza la si aspettava all’uscita della scuola per invitarla a passeggiare insieme” e così via. Discorsi che, ovviamente non vale la pena di affrontare con i giovani di oggi che vivono in un’epoca irrimediabilmente segnata (non per forza in senso negativo) dalle nuove tecnologie. Quello che noi adulti possiamo tentare di spiegare loro è che la rete può servire per agevolare i primi passi ma che non può affatto sostituirsi a un amore reale e vissuto giorno per giorno. La presenza e la conoscenza quotidiana sono tutta un’altra cosa e i nostri ragazzi avranno tutto il tempo per crescere e impararlo.

Romanticismi a parte, succede spesso che genitori e nonni si preoccupino del troppo tempo passato su internet dai ragazzi; come biasimarli, purtroppo capita che internet venga usato nel modo sbagliato e capita anche di sentirne davvero di tutti i colori! A questo proposito rimandiamo ai consigli che lo psicologo Raffaele Morelli fornisce ai genitori sul suo blog per aiutarli a monitorare la situazione e a guidare i propri ragazzi nell’utilizzo delle nuove tecnologie.

Sembra che Facebook non aiuti solo i giovani amori a sbocciare ma anche i vecchi amori a ritrovarsi. È quanto è successo di recente a Giovanni (89 anni) e Antonia (86 anni). Molti quotidiani ci hanno raccontato la loro bellissima storia: fidanzati e separati dalla guerra nel 1944, si ritrovano nel 2011 (entrambi vedovi) grazie ai nipoti e al social network più famoso al mondo. E finalmente, dopo più di 60 anni, riescono a coronare il loro sogno sposandosi nella chiesa del paese dove il loro amore ebbe inizio.

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