Carnevale, un'occasione per sorridere e per viaggiare

Scritto da Alessandra Cicalini il 05-02-2010

Tradizionalmente, il Carnevale è una festa dalla doppia anima: è il commiato all’allegria prima dell’austerità dei giorni di Quaresima, ma è anche il momento di massima leggerezza collettiva, almeno per qualche istante. In questi giorni è infatti possibile assumere un’altra faccia, mascherandosi, un privilegio esteso anche agli adulti, non solo ai bambini. Chi non ama travestirsi, potrebbe comunque trovare divertente girare tra carri e gente bizzarra, ossia prendere il Carnevale come una buona scusa per farsi un bel viaggetto.
Chi può, fa ancora in tempo ad andare a Venezia per l’apertura ufficiale con il tradizionale volo dell’Angelo, previsto domenica prossima alle 12. In alternativa, c’è il Carnevale di Viareggio, la patria dei carri allegorici, che impegnano tutto l’anno l’intera cittadinanza.
Per chi è già stato nelle “capitali del Carnevale” o ha voglia di conoscere tradizioni meno conosciute, un’occasione interessante è il Carnevale di Offida, in provincia di Ascoli Piceno, in cui tutto ruota intorno a un bue di cartapesta, detto “Bove fintu” che il pomeriggio del giovedì grasso corre all’impazzata per la piazza principale del paesino, trascinato da figuranti in camicia bianca e fazzoletto rosso.
In generale, più ci si sposta a sud e più aumentano i Carnevali che si richiamano alla tradizione contadina: su Viaggi della “Repubblica” del 27 gennaio scorso si racconta della tradizione di Mamojada, in provincia di Nuoro, incentrata su una sfilata di figuranti mascherati molto suggestiva e di altri appuntamenti sparsi per la Sardegna davvero degni d’attenzione.
Per chi ha voglia di emozioni forti, un’occasione davvero indimenticabile è il Carnevale di Ivrea con la sua celebre battaglia delle arance: sappiate però che conviene vestirsi malissimo, magari proteggendosi anche la testa… Una battaglia non meno dolorosa si conduce anche ad Acqualagna, in provincia di Pesaro, in cui il 14 febbraio ci si sfida a colpi di tartufo, il prezioso tubero che si farà bene a raccogliere da terra…
Per gli amanti delle grandi città, inoltre, una visita a Roma durante questo periodo può essere consigliabile se si ha voglia di vederla in una veste differente. La capitale si è infatti gemellata con Venezia e ha puntato tutto sui… cavalli!
Un ragionamento analogo si può fare per Milano che peraltro dà una chance in più ai ritardatari dal momento che segue il rito ambrosiano e festeggia il Carnevale il sabato successivo al martedì grasso, ossia il 20 febbraio.
Chi invece vuole spingersi verso sud, potrebbe approfittare del Carnevale di Putignano per visitare la terra dei trulli e degli ulivi.
Chi, viceversa, ha in mente di visitare la Val d’Aosta in questo periodo, potrebbe raggiungere Coumba Freide, nella valle del San Bernardo e fermarsi a contemplare le misteriose maschere del proprio antichissimo Carnevale.
Qualunque meta si scelga, conviene essere predisposti all’allegria: in questo modo si entrerà in sintonia con la festa e i benefici del viaggio si protrarranno fino alla fine dell’inverno, in fondo non più così lontana.

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