Special Age, il primo social network per anziani

Scritto da Stannah il 05-01-2017

È nato Special Age, il primo social network al mondo pensato ed ideato appositamente per gli anziani. La presidente e fondatrice del progetto è Angela Musolesi che, prima della decisione di entrare nell’Ordine Francescano e dedicare tutti i suoi sforzi al volontariato tra i poveri e i senzatetto, si era specializzata in gestione di strutture sociali.

«L’idea nasce dal sorriso di un ottantenne a cui stavo raccontando che esisteva un spazio interattivo in rete adatto a lui, dove avrebbe potuto trovare dei coetanei con i quali chiacchierare: quell’intuizione era solo nella mia testa, ma l’entusiasmo di quell’uomo mi ha confermato che si trattava di una necessità reale».

Angela Musolesi ha deciso di avviare il progetto investendo 15 mila euro di tasca propria, chiedendo aiuto per la sua ideazione a colleghi e amici esperti in welfare e affidando lo sviluppo della piattaforma a dei professionisti. È nata così la start up Special Age, un’iniziativa tuttora in cerca di fondi per poter crescere.

Lo scopo di questo nuovo social network per i “diversamente giovani” non è solo quello di mettere in contatto persone della stessa età con interessi comuni, o con i quali trascorrere del tempo nella propria città grazie all’opzione “Incontriamoci ora”. Special Age vuole essere anche una vetrina di competenze dove le vecchie generazioni possano mettere a disposizione le proprie conoscenze per trasmetterle a tutti coloro che ne hanno bisogno. “Lo scambio dei saperi tra generazioni rende gli anziani attivi, protagonisti e utili. Si offre loro la possibilità di dare un contributo sociale, e questo rappresenta una barriera fondamentale contro il decadimento cognitivo”.

La fondatrice del network spiega: “studi scientifici dimostrano che un’ora su internet e sui social aiuta a ridurre il deficit cognitivo e a migliorare le capacità mnemoniche degli over 65. In questo senso, abbiamo preso contatti con l’Istituto superiore di Sanità per dedicare una sezione della piattaforma ai cosiddetti ‘anziani fragili’ con difficoltà cognitive”.

Infine, la piattaforma si prefigge anche lo scopo di portare alle persone un po’ di allegria e spensieratezza, con una sezione dedicata al “far ridere” – oggi ritenuto un vero toccasana per la salute delle persone anziane e non – con giochi e barzellette ai quali tutti sono invitati a partecipare.

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