Il fascino di Altan sui bambini... e sugli adulti

Scritto da Alessandra Cicalini il 01-03-2011

Un proverbio brasiliano dice che il santo di casa non fa miracoli: lo cita Francesco Tullio Altan, in arte Altan punto e basta, parlando di sua figlia quand’era piccola. Per lei, il geniale disegnatore nato a Treviso nel 1942 e da anni in industrioso ritiro ad Aquileia, ha disegnato la Pimpa, così, per farla divertire. Gli adulti lo conoscevano per tutt’altra produzione e se ai tempi la sua carriera di vignettista satirico era appena agli albori, dai suoi romanzi a fumetti ricordati in un libro omaggio edito due anni fa dagli organizzatori del Festival internazionale del fumetto Bilbolbul, di nuovo a Bologna da domani al 6 prossimo marzo, si poteva già desumerne il suo disincanto sul mondo. Com’è possibile che sua figlia non notasse questo strano sdoppiamento?
“Lavorando in casa”, ha risposto Altan, “vedeva tutto quello che facevo”. Starà succedendo lo stesso alla nipotina di quattro anni e mezzo? La domanda è legittima, dal momento che per lei lo schivo (anzi, “definitivo e chirurgico” secondo la Stampa di qualche giorno fa) artista ha creato un nuovo personaggio della Pimpa: la paperina Olivia, che porta il suo nome. Del resto, il fascino esercitato dalla cagnolina a pois e le sue avventure sarebbe destinato a svanire a breve, se è vera (ma c’è da dubitarne) la teoria sostenuta dal suo stesso creatore di non aver presa sugli adolescenti. E perché mai? Per scoprirlo, leggete l’intervista che segue. Buona lettura.

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