"Giuseppina", l'amica degli anziani soli di Ferrara

Scritto da Alessandra Cicalini il 03-05-2010

Volendo, le anziane di Ferrara over 75 che vivono da sole potrebbero restarsene tranquille a casa propria mentre i volontari portano loro la spesa. Molto spesso, invece, preferiscono farsi accompagnare al supermercato di persona, così, almeno, si sentono ancora in grado di badare a se stesse. È uno dei dati che emerge dall’ultimo rapporto, riguardante i mesi di gennaio e febbraio scorsi, dei progetti “Giuseppina” ed “E-care”, gestiti da Cup2000, una società di servizi che già da qualche anno gestisce su incarico del Comune l’assistenza a distanza degli anziani soli residenti in zona. Come testimonia l’ultimo rilevamento, a servirsi del loro aiuto sono una grandissima maggioranza di donne ultrasettantacinquenni, soprattutto per il trasporto, non solo verso i supermercati ma anche verso le strutture sanitarie e in misura minore verso i centri di aggregazione della città. Nati in anni diversi, i due progetti sono stati finanziati dal Fondo regionale per la non autosufficienza con l’intento di dare risposte concrete alle esigenze degli anziani che vivono nelle quattro circoscrizioni che compongono il comune di Ferrara: tutte le richieste vengono filtrate da un call center (800 072 110) che le smista verso le strutture e i servizi più adatti. C’è chi, per esempio, sta usufruendo della ginnastica a domicilio, erogata da “Giuseppina” attraverso la collaborazione di fisioterapisti professionali. Il servizio è gratuito come tutti gli altri: solo per il trasporto si versa un piccolo contributo (coperto in buona parte dal Comune) variabile a seconda della frequenza del ricorso al medesimo.
Man mano, gli anziani che hanno chiamato il call center sono aumentati fino ad arrivare a quasi 1.600 complessivi. Una volta verificata l’attendibilità del contatto, la gestione operativa è affidata a diverse organizzazioni di volontariato della città. Il tam tam stabilitosi tra gli organizzatori e gli anziani ha permesso di comprendere più da vicino quali siano i loro bisogni, ma dall’altro lato ha messo in luce quanto sia esteso il numero degli ultrasettantacinquenni che non hanno appoggi familiari. Cup2000 stima infatti circa 7.000 anziani potenzialmente interessati ai servizi, ma fa presente che con le risorse attualmente disponibili sarebbe impossibile aiutarli tutti. Per queste ragioni, gli over 75 finora transitati per “Giuseppina” o per l’E-care erano in condizioni di salute relativamente buone e d’altra parte entrambi i progetti rispondono all’esigenza sempre più diffusa nelle società contemporanee (l’abbiamo visto anche in altri articoli e post, ndr) di evitare l’ospedalizzazione degli anziani, valorizzandone le risorse psico-fisiche ancora in loro possesso. Non sono infatti rari i casi in cui chi chiama il call center lo fa solo perché ha bisogno di compagnia: capita più spesso alle donne – riferisce sempre il rapporto di Cup2000 – però è certo che la solitudine è la compagna più sgradita degli anziani, soprattutto d’estate, quando l’E-care prende il nome di “Uffa che afa”. Qualunque sia il destino dei progetti ferraresi, la strada imboccata è quella giusta: la speranza è che altri comuni si accodino alla città emiliana.

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