Alla scoperta del verde accessibile, quando la natura è per tutti

Scritto da Giovanni Del Zanna il 24-06-2011

E’ possibile avere una “natura per tutti” senza che ci sia bisogno di spianare le montagne?
D’estate aumenta in ognuno di noi il desiderio di relax, per riposare e ricaricare le energie, meglio ancora se a contatto con la natura, tra le “fresche frasche”, in luoghi piacevoli, a contatto con il verde. Tuttavia, non sempre i luoghi naturali sono accessibili e del resto a qualcuno potrebbe sembrare un’esagerazione il concetto stesso di “natura accessibile”. Infatti, se è più facile abbattere e superare le barriere architettoniche delle città, come possiamo superare le barriere della natura?
Qualcuno se lo chiede già da anni, in particolare chi cerca di coniugare le esigenze dell’accessibilità per tutti con la salvaguardia ambientale.
Un pioniere, in questo campo, è stato indubbiamente Maurizio Antoninetti, architetto – in carrozzina (nella foto a destra) – e amante della natura, che nel 1991 pubblicò “Un’oasi per tutti” (nella foto in alto a sinistra, la copertina del libro),
un manuale innovativo con indicazioni, di principio e tecniche, per l’accessibilità delle aree naturalistiche.
La sua collaborazione con la Lega italiana protezione degli uccelli l’aveva portato a sviluppare alcune esperienze pilota (per esempio l’oasi del Torrile) che rendevano accessibili i parchi naturali, affrontando i problemi dei percorsi, della fruibilità delle strutture, dell’accessibilità dei diversi servizi e, nel caso specifico, anche dei capanni di osservazione.
In un periodo in cui a fatica si parlava di accessibilità del costruito, quest’esperienza nuova dimostrava com’era possibile affrontare anche il tema della natura accessibile: a partire dai giardini urbani per arrivare ai parchi e alle aree naturalistiche.
Si tratta di situazioni in cui la progettazione deve saper coniugare, con attenzione e sensibilità, le soluzioni per l’accessibilità, con il rispetto del contesto, il saper cogliere le caratteristiche positive del luogo e della natura.
Per questo motivo, diventa importante scegliere con attenzione i materiali da utilizzare e le modalità di intervento, preferendo soluzioni semplici che sappiano garantire accessibilità e inserirsi con armonia nei contesti naturalistici.
Le prime esperienze hanno poi portato allo sviluppo di molti manuali e realizzazioni (si veda la bibliografia in fondo),
forse più di quanto si sappia o venga comunicato.
Ad esempio, segnaliamo la pubblicazione della Regione Veneto “Il verde è di tutti” (nella foto a sinistra, la copertina),
edita nel 2003, ossia l’anno europeo delle persone con disabilità, e scaricabile online.
L’accessibilità dei parchi naturali trova un’interessante analogia con quello dell’accessibilità degli edifici storici, due contesti in cui a prima vista sembra difficile, quasi impossibile, intervenire; ma affrontando il problema con tenacia e attenzione, ci si accorge che invece qualcosa si può fare.
Come si accennava anche prima, indubbiamente l’intervento progettuale deve saper ponderare le diverse esigenze: quelle dell’accessibilità e quelle della salvaguardia dell’ambiente (o dell’edificio storico).
Dopotutto la fruibilità dei parchi naturali non richiede particolari esigenze: parcheggi, con posti riservati, per raggiungere la struttura; percorsi accessibili adeguati per caratteristiche dimensionali (larghezza, pendenze, lunghezza, e così via). Ma anche servizi e attrezzature accessibili: dalla biglietteria alla presenza di servizi igienici, dalla semplice fontanella fino alla cartellonistica informativa.
È anche vero, d’altronde, che non sempre si può rendere accessibile tutto: la natura, a volte, è impervia di suo e, come dicevamo all’inizio, non ha senso “spianare le montagne”, altrimenti avremmo percorsi accessibili, ma non avremmo più la natura!
Per questa ragione, molte volte, ci si accontenta di garantire almeno una fruizione parziale, ovvero dare a tutti (anche a chi ha delle disabilità motorie o sensoriali) la possibilità di fare “esperienza” del parco naturale (si veda lo schema a destra).
Come e dove si possono trovare informazioni sui parchi accessibili? E quali servizi possono offrire?
A questo scopo, è stato realizzato dal ministero dell’Ambiente il progetto “Parchi per tutti: fruibilità per un’utenza ampliata“, che si propone di diffondere la conoscenza delle problematiche relative all’agevole fruibilità dei siti, dei servizi e delle relative attrezzature, compresi i sistemi di trasporto, da parte di una fascia più ampia possibile di cittadini.
Il progetto ministeriale promuove inoltre, ai diversi livelli, tutte le azioni necessarie a garantire una fruizione agevole delle aree naturali protette da parte dell’utenza ampliata con particolare riferimento alle persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali quali anziani, bambini, persone con disabilità.
La documentazione sull’accessibilità è disponibile sul sito ufficiale dell’iniziativa dal quale si possono trarre tutte le informazioni sui parchi naturali in Italia: dalle semplici indicazioni di come raggiungere il parco, al grado di accessibilità (secondo la normativa prevista dal Dm 236/89).
Navigando al suo interno, si acquisiscono così molte informazioni sui parchi italiani, un patrimonio naturale (e culturale) spesso sconosciuto.
In particolare, scopriamo che i principali parchi italiani, in tutto una ventina, sono distribuiti nelle diverse zone del nostro territorio: dal Parco del Gargano a quello del Gran Paradiso, dal Parco del Vesuvio a quello delle Cinque Terre.
Perciò, a questo punto, dopo aver scoperto che anche la natura è accessibile, possiamo concederci, durante le vacanze, la visita ad un parco naturale, cercando, tra le molte risorse in rete, quello più vicino (o più lontano) da casa vostra.
Vi sembra un buon programma per l’estate? Speriamo di sì. A tutti, buone vacanze.

Bibliografia
– AA.VV., Parchi senza barriere, 28 aree protette della Lombardia con informazioni sull’accessibilità, CST, 2007 (nella foto a sinistra, la copertina del libro).
– Maurizio Antoninetti, Un’oasi per tutti. Guida per la progettazione del verde extraurbano senza barriere, Cooperativa Libraria Borgo Aquileia, Udine 1991.
– Paolo De Rocco, Verde accessibile: esperienze di accessibilità nel verde urbano e territoriale, in Progettare la normalità corso sulle problematiche tecnico legislative inerenti all’abbattimento delle barriere architettoniche. Ferrara, 1996.
– Elisabetta Matteucci (a cura di),
Il verde per tutti, Collana progettare con il verde di Mariella Zoppi & Co. n°6, Ed. Alinea, Firenze 2000.

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